LA STORIA




Il Comune di Sanguinetto, situato nel Veneto, in Provincia di Verona, si estende su un territorio di circa 13,64 Kmq, zona prevalentemente agricola ed artigianale. La popolazione residente è di circa 4.110 abitanti, molti dei quali occupati nella produzione artigianale del "mobile d'arte", conosciuto in tutta Italia ed esportato anche all'estero. Il paese vanta una ricchissima storia, che ebbe inizio in epoca medioevale, con la costruzione del castello fortificato, oggi sede del Municipio e delle principali associazioni locali.
Una cassa di monete rinvenuta in località Veneratestimonia l'insediamento dei Romani, cui si deve probabilmente il nome del paese, dal latino "sanguinis", sangue, con riferimento a cruenti battaglie combattute nella zona strategicamente importante. Il nome del paese potrebbe derivare anche da una variazione di "sanguana", pianta dalle bacche rosse anticamente diffusa nella Bassa.
Nonostante sia fortificata e munita di castello, la cittadella viene devastata dai mantovani nel 1232. Governata successivamente dagli Scaligeri e assegnata in feudo a Jacopo dal Verme, nel 1377 è da quest'ultimo ceduta al capitano di ventura Gentile della Lionessa, che la suddivide fra le tre figlie, spose rispettivamente di un nobile Lion di Padova, di un Venier di Venezia e di un Martinengo di Brescia, legittimi proprietari del territorio fino al 1700.
Si succedono le dominazioni nel 1433 della Serenissima Repubblica di Venezia e nel 1483 di Ludovico Sforza, mentre il castello subisce ripetuti saccheggi, fra cui nel 1509 da parte delle truppe fedeli all'imperatore d'Austria e nel 1511 da parte dei francesi. Nel 1751, per testimoniare in un processo, sosta a Sanguinetto Carlo Goldoni. Contro gli austriaci combatte nella zona alla fine del secolo, rischiando la vita, Napoleone Bonaparte, in visita al paese anche alla vigilia della sua incoronazione. Il 15 settembre 1810 pernottano all'albergo della "Posta" i poeti Ippolito Pindemonte, Alessandro Verri e Perticari. Sanguinose le battaglie risorgimentali fra austriaci, francesi, esercito piemontese e spagnoli. Anche Garibaldi a metà 1800, ospite a Palazzo Betti, e Francesco Giuseppe, alla fine dello stesso secolo, transitano nella zona.
I numerosi palazzi tardo settecenteschi presenti ancora lungo il centro storico recano testimonianza del passato di splendore di Sanguinetto. Degni di nota sono, in particolare, Palazzo Betti (che ospitò l’Imperatore Francesco Giuseppe e nel 1863 Giuseppe Garibaldi) e Palazzo Taidelli, recentemente ristrutturato. Lungo la strada per Sustinenza si trova, inoltre, la Rangona, l’edificio più antico di Sanguinetto: risale infatti al secolo XVI. A pianta quadrata, ha due ingressi con attestazioni latine, in particolare “Deus nobis haec otia fecit” e “Franciscus Firmis S. Fir. F.”. Il nome dell’edificio sembra possa essere collegato alla nobile famiglia dei Rangoni.
 
 

 
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